dimarts, 24 de novembre del 2009

La sua voce avuto un colore






"-Ma quan fu, come fu che divenne Mahalia Jackson?!?
Oh! Molti, molti anni dopo: da vecchia. La storia di Mahalia Jackson, cara mia, non è la storia di una cantante: è la storia di una sguattera, poi di una stiratrice, poi di una parruchiera, poi di una fioraia: avevo ormai 40 anni quando vendetti la mia voce e ci vollero tre viaggi in Europa perhé i bianchi d'America mi conoscessero oltre la Decima strada! I neri, loro sì, mi conoscevano un poco: quelli che venivano in chiesa. Ma i bianchi, ecco, il modo per arrivare ai bianchi era la radio, a quel tempo la televisione non c'era, e la radio era segregata: un nero non poteva cantare alla radio, quasi la sua voce avesse un colore. Si vendevano dischi ma clandestini, li compravano i neri e basta, fu per via di simposio di quei professori che divenni cantante e andai alla Carnegie Hall. Io non volevo andare alla Carnegie Hall, mi sembrava peccato ed ero cosi spaventata. C'eran tutti quei signori, quei bianchi, eran venuti da Filadelfia, da Boston, e poi il posto era il posto dove aveva cantato Enrico Caruso: mi pareva d'aver perso la voce, di non avere più gola. Però insieme ai bianchi c'erano i neri e all'improvviso capii che quei neri erano feri di me, e allora cominciai a cantare con ogni parte di me, con le mani, coi piedi, con gli occhi, col mio grosso corpo, e all'improvviso anche i bianchi cominiciarono a piangere, a tender le braccia, e io non so come fu, io mi trovai a cantare in ginocchio e io credo che quella sia stata l'unica volta che qualcuno ha cantato in ginocchio alla Carnegie Hall, come in chiesa. Infatti mi alzai e credevo che mi prendessero in giro e invee anche i bianchi scrissero bene di me sui loro bianchi giornali e la radio mi chiamò come se fossi bianca è la tv, che è bianca, mi disse vieni, il primo ad accettarmi fu Ed Sullivan con il suo show, e cominciò questa vita che doveva rompermi il cuore, tagliarmi come un albero tagliato, oh! Se sapessi dire di no!

Oriana Fallaci intervista Mahalia Jackson (1964), l'Europeo.